Site Overlay
Taormina e la scacciata Siciliana

Taormina e la scacciata Siciliana

Taormina

Taormina e la scacciata Siciliana

Ho aspettato tutta estate, ma finalmente, la seconda settimana di settembre è stata di super vacanza a Taormina dove ho potuto finalmente assaggiare molti piatti della tradizione tra cui la famosa scacciata Siciliana, fare il bagno e visitare posti incantevoli.

Vi racconto un pò

Sono partita un pò preoccupata, il meteo dava piogge consistenti tutta settimana e già cercavo di capire cosa si potesse fare al mare con la pioggia. Per fortuna ha piovuto un giorno solo.

Fortunata tra i fiori

Oleandri, ibischi, ulivi, bouganville, piante grasse di ogni genere, melograni carichi di frutti, ipomee, pomelie, palme! Mai visto tanta natura così rigogliosa e varia. Mi hanno spiegato che di solito non è tutto così verdeggiante, ma siccome ha piovuto abbastanza in primavera, le piante hanno dato il meglio di sè.

Taormina e la scacciata Siciliana

Una settimana a Taormina non è sufficiente per visitare tutto ciò che c’è nei dintorni, ma sono comunque riuscita a vedere un sacco di cose. Tanto per cominciare, se vai più volte nello stesso posto, noti sempre cose diverse! Ci avete mai fatto caso? Dunque ho girato con la mia amica per Taormina per intere ore e ogni volta è stata una scoperta.

Ho avuto l’occasione di pranzare ai giardini pubblici (un sogno vista mare!) e proprio davanti all’ingresso dei giardini sosta un carretto dove è possibile acquistare succo di melagrana appena spremuto. Io l’ho bevuto con aggiunta di granita siciliana al limone e ne sono rimasta conquistata.

Giri e rigiri

Un giro panoramico è d’obbligo. Ho visto l’Isola Bella e visitato la Madonna della Rocca (chiamata così perchè una parte è scavata nella roccia.) Questa chiesina arroccata su un piccolo promontorio, pare sia stata costruita come ringraziamento da parte di un pastorello che, colto di sorpresa da un brutto temporale si è rifugiato nella cavità rocciosa insieme alle sue pecore, pregando la Madonna di risparmiarlo.

Essendo sopravvissuto ha poi fatto e brigato perchè la chiesina venisse costruita. E’ cirocondata da fichi d’India superbi, capperi e battuta dai venti, ma vale la pena vederla.

Castelmola

Una piazzetta graziosa mi ha accolta insieme a turbinii di pullman con orde di turisti. Girare per le vie è bellissimo. Si fa fatica a immaginare come possa essere l’inverno lassù, ma forse lì, gli inverni non sono così rigidi.

Per ripararmi da uno scroscio di pioggia io e le mie amiche ci siamo rifugiate al Bar Turrisi. PerTaormina e la scacciata Siciliana chi non lo conosce, è un posto frequentatissimo perchè è consacrato al dio della fertilità e pieno di falli (sì, avete capito bene!), ma sebbene i membri maschili siano ovunque (perfino il menù è a forma fallica), non risulta comunque volgare.

Qui ho assaggiato il vino di mandorla che viene servito con i cantucci. E’ liquoroso e ricorda un pò il Vin Santo toscano. Assolutamente da provare. Se lo desiderate, è anche in vendita.

Il Teatro Greco

Avrei voluto assaggiare anche la cassata, la torta sette veli, e mille altre prelibatezze, ma avrei trascorso il tempo mangiando mentre volevo ancora visitare il Teatro Greco. Non mi è stato possibile visitarlo al tramonto, come mi era stato suggerito, ma ne sono rimasta comunque entusiasta.

Salendo verso il punto panoramico ho visto un veliero a sei alberi. Mi hanno spiegato che si tratta di crociere private molto esclusive.

La cosa che mi ha sorpresa maggiormente è stata che, dopo aver scattato la foto del veliero lungo la costa, l’ho inviata via Whatsapp a mio padre che 50 anni fa ha fatto il servizio militare a Siracusa ed è stato in questi posti molto prima di me.

Tutto emozionato mi ha telefonato e mi ha detto: Io quella foto l’ho fatta 50 anni fa, dopo la cerco e quando tornerai te la farò vedere..

 

Le ceramiche

Un capitolo a parte lo meritano le ceramiche. Le avrei comprate tutte e poi alla fine non ho saputo scegliere! Ma mi hanno incuriosito due cose: le pigne e le teste di Moro.

Ho chiesto in giro e pare che le pigne siano simboli beneauguranti, portano fortuna come i cornetti napoletani mentre le teste di Moro fanno parte di una leggenda palermitana molto bella quanto triste.

La leggenda delle teste di Moro

Taormina e la scacciata Siciliana

Si narra che una nobildonna, amante del giardinaggio, trascorresse intere giornate sulla sua terrazza dove coltivava ogni specie vegetale possibile. Durante l’invasione conosce un Moro di cui si innamora perdutamente, ricambiata.

I due intessono una storia d’amore bellissima finchè la nobildonna viene informata dal Moro che deve tornare a casa dove lo attendono moglie e figli. Lei, sentendosi tradita, lo pugnala a morte e gli mozza il capo che interrerà nel suo bel giardino pensile coltivandoci una pianta di basilico stupenda innaffiandola con le proprie lacrime.

Non ho visto un angolo di Taormina che non fosse adorno di teste di Moro e pigne. Li vendono ovunque e sono stupendi. Tornerei volentieri laggiù, in quelle terre laviche, fertili e meravigliose, ma ora ho in mente Palermo..chissà!

Ps: se in una giornata molto calda aveste bisogno di togliervi l’arsura, fermatevi in una bar e chiedete un’acqua tonica con un pò di granita al limone. Funziona!

Questo racconto non sarebbe completo se non mi soffermassi su un piatto che mi ha conquistata: la scacciata Siciliana.

Post sponsorizzato da Ruggeri (Laboratorio Italiano Farine) Padova

Ruggeri è un’azienda di Padova che produce farine e preparati per dolci e salati lievitati. Mi ha gentilmente inviato un pò dei propri prodotti da provare e complice il recente viaggio in Sicilia, ho deciso di preparare la scacciata Siciliana.

Piatti tipici

La scacciata Siciliana è una sorta di torta salata che si prepara partendo dalla pasta di pane.

Io ho usato il PREPARATO PER PIZZA AI GRANI ANTICHI  di Ruggeri Farine per fare la base.

Si tratta di una miscela per pizza aromatica e gustosa. Contiene tante fibre ed è fonte di proteine.

Taormina e la scacciata Siciliana

Come si usa il preparato

Usarlo è facilissimo: si aggiungono solamente acqua e olio (il lievito è già presente nella confezione e si tratta di pasta madre essiccata contenuta in una speciale tasca che lo separa dalla farina. In questo modo non è necessario aggiungere conservanti chimici).

Sulla confezione trovate tutte le istruzioni. Si può fare con la macchina del pane (è sufficiente scegliere un programma che duri almeno due ore compresa la lievitazione) oppure a mano.

Io l’ho fatta a mano.

Ricetta della scacciata Siciliana

Per 5 – 6 persone

1 confezione di PREPARATO PER PIZZA AI GRANI ANTICHI RUGGERI FARINE

300 ml di acqua tiepida

25 ml di olio

4 – 5 zucchine scure di media dimensione

4 cucchiai di olio evo

Sale, pepe, semi di sesamo q. b.

Esecuzione

Seguiamo le istruzioni per preparare l’impasto base: versiamo il contenuto della busta in una terrina capiente (controlliamo che la tasca magica che contiene il lievito si sia svuotata bene) e aggiungiamo Taormina e la scacciata Sicilianal’acqua tiepida.

Impastiamo per 5 minuti e aggiungiamo l’olio poi impastiamo altri 10 minuti. Dobbiamo ottenere un impasto liscio e omogeneo che poi riporremo in una terrina leggermente unta e coperta da un canovaccio umido o da un foglio di pellicola. Lasciamolo lievitare 20 minuti. 

Occupiamoci del ripieno

Laviamo e tagliare le zucchine a fette. Saliamole leggermente e cuociamole su una griglia o una bistecchiera.

Riprendiamo l’impasto

Trascorsi i 20 minuti di lievitazione, riprendiamo l’impasto, dividiamolo in due parti (una deve essere grande il doppio dell’altra) e con l’aiuto del matterello stendiamo entrambe le parti su due fogli di carta da forno. Dobbiamo cercare di ottenere delle sfoglie sottili 4 mm circae di mantenere una forma circolare.

Rimettiamole a lievitare in forno spento per circa 1 ora e torniamo a occuparci del ripieno.

In una ciotola versiamo 4 cucchiai d’olio, 4 di acqua e maciniamo un poco di pepe. Mescoliamo bene e condiamo le zucchine grigliate.

Tagliamo la mozzarella e tritiamola grossolanamente, saliamola leggermente e condiamola  con poco olio e pepe poi mescoliamo bene.

Assembliamo la scacciata Siciliana

 

Riprendiamo la parte più grande di impasto e foderiamo il fondo e i bordi una teglia diametro 28 cm che riempiremo con un primo strato di zucchine, uno di mozzarella, un altro di zucchine e un altro di Taormina e la scacciata Sicilianamozzarella (il ripieno ha 4 strati in tutto).

Copriamo con la parte più piccola di impasto e richiudere bene i bordi.

Pennelliamo la superficie con l’intingolo di olio rimasto.

Spolveriamo la superficie con semi di sesamo bianco e rimettiamo la scacciata a lievitare per mezz’ora.

Accendiamo il forno a 220° statico e cuociamo la scacciata per mezz’ora ventilato.

La superficie risulterà brunita.

Lasciamo intiepidire la scacciata qualche minuto prima di servirla.

 

Shopping on line

 

Il PREPARATO PER PIZZA AI GRANI ANTICHI è ottimo per preparare una pizza croccante ai bordi e soffice all’interno, ma va benissimo anche per la focaccia. Con questo preparato ho realizzato una ricetta un pò elaborata, ma ho provato anche a fare una semplicissima focaccia condita solo con olio e sale nero islandese che ho comprato durante un altro viaggio.

Che decidiate di preparare ricette più o meno elaborate comunque provate il preparato. Lo trovate sullo shop on line di Ruggeri Farine.

Se desiderate provare altre ricette realizzate con i preparati di Ruggeri Farine provate la ricetta della focaccia tipo Barese e i panini alla zucca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.