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Pesto di Carote selvatiche

Pesto di Carote Selvatiche

Per preparare il pesto di Carote selvatiche uso solo i fiori e le foglie. Anche la carota, cioè la radice sotterranea, è commestibile, ma è talmente legnosa che sinceramente è meglio lasciarla a qualche animale selvatico!

Ricetta del pesto di Carote Selvatiche

Per tre persone
  • 40 g di fiori e foglie di Carote selvatiche
  • 20 g di mandorle sgusciate, ma non pelate
  • 1 spicchio d’aglio piccolo
  • 15 g di formaggio Grana grattugiato
  • 1 o 2 acciughe sott’olio
  • sale, pepe, olio evo q.b.
Esecuzione

Per preparare il pesto di Carote selvatiche mettiamo a bagno i fiori e le foglie poi tamponiamoli con un panno e mettiamoli nel tritatutto insieme agli altri ingredienti.

Per ultimo aggiungiamo un bel giro d’olio evo e frulliamo molto bene fino a che non otterremo una salsa omogenea.

Con questa salsa possiamo condire la pasta tenendo un pò d’acqua di cottura così otterremo un condimento ben mantecato e cremoso senza aggiungere troppo olio o altri grassi.

Ingredienti

La Carota selvatica

E’ parente stretta della carota comune, anche se il colore della radice cambia perchè quella della Carota selvatica è biancastra.

Possiamo trovare queste piantine ovunque in campagna in tutta Italia. E’ riconoscibile grazie ai suoi fiori bianchi a ombrella e spezzando le foglie o i fusti dei fiori, si sprigiona il caratteristico profumo delle carote “tradizionali”.

Campagna

Fiorisce dalla primavera fino in autunno, cerchiamo solo di raccoglierla in posti non inquinati o vicino a strade trafficate.

Raccogliamo le foglie più tenere e i fiori per preparare un pesto di Carote selvatiche davvero profumato.

Conservazione

I fiori di Carota selvatica resistono a lungo in vaso con gli steli immersi in acqua, ma sconsiglio di conservarli più di un giorno perchè perdono gradualmente la loro profumazione caratteristica.

Se cercate un’altra ricetta con il pesto, provate a leggere quella della lasagnetta di pane Carasau.

Ricordi d’infanzia

Da bambina amavo andare per i prati a raccogliere fiori, distinguevo bene solo i papaveri e le margherite, ma raccoglievo tutti i fiori che potevo e li portavo a casa felice di regalarli alla nonna.

I fiori di Carota selvatica erano un pò controversi perchè alcune bambine li chiamavano “fiori delle croste” raccontando che, raccogliendoli, mi sarebbero venute prima delle vesciche dolorose e poi le croste.

Più avanti negli anni ho scoperto che non c’è nulla di vero, ma mi chiedo ancora come nascano certe dicerie.

Ora raccolgo questi fiori anche solo per tenerli in vaso. Sono elegantissimi e, secondo me, sono anche molto romantici. Raccoglietene qualcuno in più e donatelo al vostro amore o a voi stessi/e.

 

Alla prossima ricetta fiorita,

 

Aly

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fiori a colazione

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