Arance e dintorni è un blog post un pò inusuale dedicato alle arance e a come usarle, può sembrare banale, ma un’idea in più non fa mai male infatti i dintorni sono idee un pò diverse.
Entriamo un pò nello specifico: in questo post troviamo due ricette, un’idea veloce per una spremuta aromatizzata, un utilizzo interessante delle scorze essiccate e un lavoretto da fare all’aperto.
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Arance e dintorni
Idea veloce per un brunch domenicale: carpaccio di pesce spada affumicato e arance
Per due persone
- 100 g di pesce spada affumicato
- 2 arance, io ho usato la varietà Tarocco rossa
- olio evo, sale, bacche rosa q.b.
Iniziamo a parlare di arance con una preparazione classica, il carpaccio, per farlo, peliamo le arance a vivo e poi ricaviamo tante fettine sottili.
Per ottenere un buon risultato è importante usare un coltello a lama liscia con cui sarà più semplice ottenere fette perfette.
Spremiamo l’altra arancia, filtriamo il succo e uniamolo a poco sale, delle bacche rosa macinate dell’olio extra vergine buono, ma delicato, poi mescoliamo bene e impiattiamo il pesce spada con le fettine d’arancia.
Irroriamo con il condimento all’arancia e serviamo.
Semplice e veloce, questa mini ricetta è davvero ideale per un brunch, ma se preparate delle mini tartellette di pasta brisèe possono diventare un antipasto particolare.
Dall’arancia spremuta ci sono avanzate le mezze calotte di scorza e se non le buttassimo?
Arance e dintorni: progetto di riciclo da fare all’aperto
Mangiatoia per uccellini
Siamo arrivati ai “dintorni” di arance e dintorni e si tratta di un lavoretto semplice che ho visto sul web e ho voluto provare una mia versione più easy. Richiede poco tempo, alcun attrezzo particolare e una semplice manualità, infatti si può svolgere anche con i bambini.
Fate solo attenzione a non rovesciare i semi più volte come ho fatto io e alle punte delle forbici che non perdonano!
Materiali occorrenti
- 1 calotta di arancia precedentemente spremuta (non si butta nulla!)
- 1,5 metri di spago o cordoncino
- forbici con la punta
- cucchiaino da caffè
- ago da lana (non indispensabile, ma utile)
- semi vari fra girasole, lino o becchime per uccellini
Puliamo bene l’interno delle scorze che ci sono avanzate e per farlo è sufficiente un cucchiaino da caffè, dobbiamo solo essere sicuri che non rimangano residui di polpa perciò scaviamoli via bene.
Se è necessario, passiamo la calotta sotto l’acqua corrente poi lasciamola asciugare bene e di seguito, usando le forbici, pratichiamo tre forellini lungo la circonferenza.
Facciamo passare lo spago nei fori, eventualmente usando l’ago da lana e fermiamolo con dei semplici nodini, ma se non abbiamo l’ago da lana, possiamo arrangiarci con le punte delle forbici per far passare il filo.
Abbiamo creato un “cestino pensile” dentro cui disporremo una bella dose di semi vari. Io ho usato semi di lino e girasole, ma se preferite, potete tranquillamente usare becchime per uccellini o anche arachidi non salate, magari tritate grossolanamente.
Appendiamo il nostro cestino-mangiatoia al ramo di un albero e lasciamo che gli uccellini si accorgano della nuova dispensa!
Arance al forno
Dopo aver preso una dose di freddo preparando la piccola mangiatoia, meritiamo una ricompensa e un dolcetto è sempre una buona idea, soprattutto se è caldo.
Per due persone
- 1 arancia biologica di grandi dimensioni
- zucchero di canna demerara, pistacchi q.b.
- 2 cucchiai di skyr
- 2 cucchiai di confettura di albicocche
- 1 cucchiaino di fiori di zagara (o fiori d’arancio) essiccati io li compro qui
- latte di mandorla q.b.
- Torniamo alle arance di arance, fiori d’arancio e dintorni e questa volta le arance saranno protagoniste di un dessert molto semplice.
Tagliamo l’arancia a fette e adagiamole su una teglia rivestita di carta da forno, poi cospargiamo un cucchiaino di zucchero di canna su ogni fetta.
Tritiamo a coltello i pistacchi senza essere troppo precisi e cospargiamo la granella sulla superficie delle fette poi inforniamo a 180° statico per 15 minuti e nel frattempo prepariamo la salsa.
Mettiamo i fiori di zagara in infusione nel latte di mandorla poi versiamo il tutto in una ciotola insieme allo skyr e alla confettura di albicocche, mescoliamo bene e serviamolo insieme alle arance al forno ancora calde.
Se preferite potete anche filtrare il latte di mandorla per eliminare i petali di fiori, ma non è necessario.
Passiamo a uno spuntino veloce, una spremuta, semplice, ma non banale che preparo come spezza fame di metà mattina o per accompagnare la merenda.
Spremuta d’arance alla lavanda
Per una persona
- 2 arance
- 1/2 cucchiaino di fiori di lavanda essiccati
Laviamo bene le arance e prima di tagliarle facciamole rotolare sul piano di lavoro premendo leggermente con il palmo della mano, questo piccolo passaggio ci aiuta a ricavare più succo, poi tagliamole e spremiamole.
Versiamo il succo ottenuto in un bicchiere e aggiungiamo i fiori di lavanda lasciandoli in infusione per circa 10 minuti.
Beviamo la nostra spremuta aromatizzata alla lavanda e accompagniamola con qualche biscotto di pasta frolla al limone che ben si sposa con arance e lavanda. La ricetta della pasta frolla classica la trovi qui.
E a proposito di pasta frolla, se volessimo aromatizzarla all’arancia ecco un modo per farlo anche quando le arance non saranno più di stagione.
Polvere di scorza d’arance
E’ un aroma che possiamo preparare in casa semplicemente usando scorze d’arance biologiche essiccate e la cosa bella è che potremo usarla sia per ricette dolci, sia salate.
- scorze d’arance biologiche q.b.
Laviamo bene le arance, asciughiamole con un panno e usando il pelapatate o un coltello a lama liscia, cerchiamo di prelevare la parte colorata della scorza, quella arancione.
Evitiamo di prendere anche la parte bianca perchè è amara, poi lasciamo essiccare le scorze finchè saranno ben secche, per facilitare l’operazione si possono mettere sui termosifoni o usare un essiccatore.
Se usate l’essiccatore seguite bene le istruzioni dell’apparecchio in modo da raggiungere un risultato ottimale.
Io ho provato a infilarne qualcuna anche nel forno tiepido, ma le ho dimenticate e di sono bruciate! Questo finisce nelle cose da non fare assolutamente!
Una volta che le scorze saranno ben secche tritiamole con un tritatutto fino a ottenere una polvere fine che aggiungeremo di volta in volta ai nostri piatti.
Finisce così questo lungo articolo sulle arance, fiori d’arancio e dintorni. Spero che queste semplici idee vi tornino utili e se ti è piaciuto questo articolo lascia un commento!
Alla prossima ricetta fiorita,
Aly
Quanti consigli utili Alice! Grazie, sempre bello leggere e imparare cose nuove sul tuo blog😊
Ciao Paola! Grazie, sei molto gentile, se riesco a scrivere qualcosa che possa tornare utile sono molto contenta 🙂