Risale ormai all’autunno del 2018 il mio viaggio a Digione alla scoperta della senape, di una Regione insolitamente disabitata e di abitudini culinarie diverse, come quella di mangiare l’insalata all’inizio del pasto; è ripensandoci che ho immaginato un’insalata invernale.
Metto insieme veramente pochi ingredienti, ma mentre lo faccio ripercorro quel viaggio in un’ottobre asciutto con le vigne ormai ingiallite baciate da raggi di sole soffusi e mi perdo in gesti semplici come stemperare la senape à l’ancienne con miele, olio..
Cosa mi piace della senape
E’ una salsa semplice, gli ingredienti che la compongono sono pochi, generalmente grani di senape, sale, aceto di vino, qualche correttore di acidità. Eppure sa sprigionare un sapore unico che dà carattere.
Ricetta dell’insalata invernale
Per due persone
- 1 cespo di radicchio rosso tardivo di medie dimensioni
- 200 g di patatine novelle bio
- 1 cucchiaio di olive Kalamata
- 1 cucchiaino di senape à l’ancienne (quella con i granellini di senape interi)
- 1/2 cucchiaino di miele di acacia
- sale, aceto di mele, olio evo q.b.
Per preparare l’insalata invernale e raccontarvi del viaggio alla scoperta della senape cominciamo lavando le patate. E’ importante che siano biologiche perchè terremo la buccia che le renderanno più saporite.
Se le patate sono novelle non saranno troppo grandi, tagliamole quindi a metà e cuociamole a vapore per circa 15 – 20 minuti e poi passiamo al condimento.
Versiamo in un barattolino la senape, il miele, il sale, l’olio e l’aceto poi chiudiamo il barattolino con il coperchio e agitiamolo bene. Abbiamo preparato una vinaigrette e l’abbiamo fatto in anticipo in modo che i sapori degli ingredienti si mescolino bene.
Boutique Moutarderie
Come si sceglie la senape giusta per accompagnare una pietanza? Si assaggia! E per farlo non c’è posto migliore di un negozio specializzato in senape, una boutique moutarderie!
Digione è una cittadina molto bella e ricca, lo si nota dalle pavimentazioni, dagli edifici storici molto curati e dai negozi tra cui non mancano vinerie e moutarderie. Sono infelicemente astemia, ma amo la senape dunque vi racconterò di questi negozi e tralascerò il vino.
Esistono tantissimi tipi di senape che partono tutte da una base di senape classica. Gli ingredienti sono quelli che vi ho elencato prima poi vengono aggiunti gli aromi più vari.
La mia preferita? la senape al dragoncello, seguita da quella al miele, mentre la più famosa e apprezzata è quella al ribes nero da cui si ricava anche la bevanda più famosa in questa Regione, il Kir.
In questi negozi è possibile fare una vera e propria degustazione e poi scegliere fra le migliaia di vasetti colorati e saporiti quel che ci piace di più, tenendo conto che la senape prodotta qui non assomiglia lontanamente a quella venduta in Italia.
Ma torniamo alla nostra insalata invernale, vi siete accorti che nella vinaigrette c’è il miele? Un pò come se avessimo ricreato una senape al miele, ma se vi piace, provate a usare anche l’aceto balsamico. E’ un altro abbinamento super!
Impiattiamo l’insalata
Dopo aver lasciato raffreddare le patate, possiamo tagliare il radicchio a pezzetti, lavarlo e asciugarlo. A questo punto disponiamo l’insalata su un piatto da portata, aggiungiamo i pezzetti di patate, le olive e per ultimo, appena prima di servire, il condimento.
Scegliere bene la senape è un’arte che va affinata con il palato, ogni senape ha infatti un abbinamento consigliato, ma il vero giudice è il nostro gusto. L’unica cosa che mi permetto di chiedervi è di evitare di limitarne l’uso con i wurstel!
L’insalata è pronta, ma prima di lasciarvi vi racconto un’ultima curiosità sulla senape. La Francia è il Paese maggior produttore di salsa senape al mondo, ma i semi che vengono usati per produrla arrivano tutti dal Canada, Paese maggior coltivatore al mondo.
Volete provare un’altra insalata interessante? Provate l’insalata Thay.
Perchè la Francia non coltiva senape?
La coltivazione di senape in Francia è stata abbandonata dopo la seconda guerra mondiale perchè era ormai diventata poco redditizia. Un pò come è successo in Italia con le arachidi, ma questa è un’altra storia che vi racconterò in un altro momento..
L’ultima notizia interessante che vi lascio è che esiste il miele di fiori di senape, si tratta di una produzione di nicchia, ma c’è!
Alla prossima ricetta,
Aly