Prima ancora che fioriscano sambuco e acacia sboccia la mia liliiflora dandomi modo di preparare lo sciroppo di magnolia.
Gli sciroppi a base floreale hanno innumerevoli usi in cucina, dalla preparazione di sorbetti e gelati, all’aromatizzazione per creme o bagne per pan di Spagna come nella ricetta della torta Fiori a colazione.
Agli eventi a cui partecipo porto sempre uno sciroppo con cui preparo il cordiale analcolico anche se ho provato anche a farlo alcolico con un ottimo successo.
Lo sciroppo di magnolia è un’usanza più anglosassone, in Italia il più conosciuto è quello di sambuco che si usa moltissimo anche in Nord Europa.
Alla base di queste preparazioni ci sono sempre delle macerazioni, a caldo o a freddo a seconda del fiore, e con la magnolia si avrà un sapore che ricorda vagamente lo zenzero con cui spesso viene associata.
Sciroppo di magnolia
Per 1 vasetto da 150 g
- petali freschi di magnolia (vanno bene quelli di liliiflora ma anche la più comune soulangeana, 45 g
- zucchero semolato, 150 g
- acqua, 150 g
Esecuzione
Prepariamo lo sciroppo di magnolia partendo dalla raccolta dei fiori che devono essere schiusi ma non appassiti.
E’ meglio effettuare la raccolta la mattina dopo che la rugiada notturna si è asciugata e ricordiamo di non raccoglierne mai troppi o andranno sprecati.
Distendiamo i petali su un panno e togliamo le impurità con un panno umido e se c’è qualche insettino, sicuramente uscirà e potremo rimuoverlo.
Nel frattempo versiamo lo zucchero e l’acqua in un pentolino dal fondo spesso, accendiamo un fuoco medio e attendiamo che sfiori il bollore.
Non è necessario mescolare, basta che lo zucchero si sciolga e a quel punto aggiungiamo i petali.
Lasciamo sobbollire coperto per circa 20 minuti e poi spegniamo e lasciamo raffreddare senza togliere il coperchio.
Quando lo sciroppo di magnolia avrà raggiunto la temperatura ambiente potremo versarlo nei vasetti sterilizzati e asciutti che poi chiuderemo con cura.
Procediamo alla pastorizzazione facendo bollire i vasetti per trenta minuti dal bollore e poi lasciamoli raffreddare nella stessa acqua.
Sia per la sterilizzazione iniziale dei vasetti, sia per la pastorizzazione seguente, utilizzate i metodi che più preferite.
Quando i tappi avranno formato il sottovuoto potremo ritirare lo sciroppo di magnolia in dispensa e usarlo all’occorrenza avendo cura di riporre i barattoli in frigorifero una volta aperti.
La preparazione di sciroppi in primavera è ciò che mi occupa maggiormente perché ne faccio diversi tipi che userò durante tutto l’anno e fino alla primavera successiva.
Quest’anno credo che ne farò molti meno del solito per svariati motivi, ma lo sciroppo alla magnolia incuriosisce sempre e ho voluto condividere almeno questa preparazione.
Alla prossima ricetta fiorita,
Aly