Ho scoperto i mendiants durante un viaggio in Costa Azzurra, e dopo un corso di erboristeria ho elaborato i mendiants alla lavanda.
Non chiedetemi come mi vengano cere idee, è un processo di creatività molto spontaneo il mio, ma ha una base fondata e un pò di gusto personale!
Questa ricetta racchiude ricordi, emozioni e profumi che amo molto e se vi piace la lavanda, ve ne innamorerete.
Vuoi provare altre ricette alla lavanda? Prova il gelato senza gelatiera o la fougasse provençale.
Durante il breve corso di erboristeria che ho seguito, abbiamo distillato proprio essenza di lavanda e ho scoperto un mondo magico!
Per esempio il distillatore di rame ha catturato subito la mia attenzione, è un oggetto molto bello ed è affascinante vederlo in funzione.
Mi sono immaginata subito distillatrice di essenze floreali, peccato aver scoperto che servono migliaia di fiori per distillare poche gocce di essenza, ecco perchè sono così costose!
Comunque, una volta entrata in questo vortice profumato, ho avuto l’ispirazione per una ricetta romantica che voglio proporvi.
Ricetta dei mendiants alla lavanda
Per circa 10 – 12 pezzi
- cioccolato fondente al 50%, 80g + 30
- essenza di lavanda edibile, 2 o 3 gocce
- fiori eduli misti essiccati, 1 cucchiaio
- sale ai fiori, facoltativo, q.b.
Temperare il cioccolato fondente
Per preparare i mendiants alla lavanda, per prima cosa dobbiamo temperare il cioccolato fondente.
Perchè non è sufficiente sciogliere il cioccolato? Come tutte le materie il cioccolato ha una struttura molecolare.
Solo una di queste strutture permette di ottenere cioccolatini che siano croccanti e lucidi, cioè belli da vedere e buoni da mangiare.
Per ricreare questa struttura è necessario usare qualche accortezza, ma con la spiegazione che vi darò, sarete perfettamente in grado di temperare il cioccolato fondente.
Tecnica per inseminazione
Prendiamo 80 g di cioccolato fondente e tagliamolo a pezzi di media grandezza, poi versiamolo in un pentolino insieme all’essenza di lavanda e riempiamo un’altra pentola di acqua fredda.
Dobbiamo sciogliere il cioccolato a bagnomaria quindi teniamo il fuoco basso e controlliamo la temperatura del cioccolato con un termometro da cucina, dobbiamo arrivare a 48 – 50°.
In questa fase il termometro è indispensabile, ma è uno strumento molto semplice da usare e non è affatto costoso.
Io lo uso per il cioccolato, per l’olio quando friggo e anche per lo zucchero e sebbene non lo usi tantissimo, trovo sia davvero utile.
Una volta che il cioccolato è arrivato a 50° spegniamo il fuoco e aggiungiamo gli ultimi 30 g di cioccolato a disposizione che ci aiuteranno a far abbassare velocemente la temperatura fino a 31 – 32°.
Aiutiamo la temperatura a scendere mescolando e tenendo monitorata la temperatura così sapremo quando fermarci.
Questo shock termico ci permetterà di ottenere quella struttura di cui parlavamo e che fa diventare il cioccolato lucente e croccante.
Versiamo il cioccolato fuso in una sacca da pasticcere o in un conetto da decorazione e diamo forma ai mendiants alla lavanda.
Possiamo dare loro qualsiasi foggia desideriamo quindi partendo dai classici dischetti per arrivare ai cuori come ho fatto io.
Ho scelto i cuori semplicemente perchè voglio regalarli a San Valentino e per aiutarti a realizzare la stessa forma ti lascio un pdf gratuito.
Formiamo i mendiants
Mettete il foglio con i cuoricini sopra un foglio di carta da forno e ricalcate i cuori, poi riempiteli di cioccolato fuso.
Prima che il cioccolato si solidifichi, e se la temperatura è avvenuta ci vorrà pochissimo, decoriamo i mendiants con i petali e i fiori secchi o con il sale ai fiori.
I nostri mendiants alla lavanda sono pronti per essere mangiati in compagnia delle persone a cui vogliamo bene.
Olii essenziali
La distillazione di olii essenziali nasce nel mondo arabo e quella denominata “per corrente di vapore” è quella che dà i migliori risultati.
Questo significa che il vapore trascinerà con sè l’olio essenziale e, nel caso della lavanda usata durante il corso, galleggerà in superficie a fine distillazione.
Perchè galleggia? Perchè il vapore prodotto dalla caldaia trascina l’olio che non si mesce con l’acqua quindi a fine estrazione potremo usare un contagocce per recuperarlo.
Come detto in precedenza per ottenere poche gocce di olio essenziale servono molti fiori freschi o essiccati, ma i risultati migliori lo danno i fiori secchi.
Esistono naturalmente altre tecniche di estrazione, ma durante il corso sono state solo accennate e non mi sento preparata a darvi informazioni in merito.
C’è però una tecnica molto “casalinga” che attuiamo ogni volta che vogliamo che i nostri manicaretti profumino di arancia o limone.
Gli olii essenziali degli agrumi sono i più economici da estrarre perchè non si usano macchinari particolari, ma solo la spremitura delle scorze.
Quel che possiamo fare noi per intrappolare questi profumatissimi olii è semplicemente grattugiare le scorze sullo zucchero che le assorbirà!
Spero di averti incuriosito e se hai voglia di dirmi cosa ne pensi, lasciami un commento qui sotto.
Alla prossima ricetta fiorita,
Aly